mercoledì 30 novembre 2016

Step 15: Il colore nella pubblicità

Il  colore nella pubblicità

Il colore sotto esame Rosso pompeiano si può riscontrare nelle pubblicità del cartellonista italiano Fortunato Depero, nel suo manifesto per la Campari del 1924/1925.




E' caratteristiche dell'arte di Depero utilizzare i toni forti e decisi visti nel cartellone sotto esame. Il rosso è utilizzato in molte sue gradazioni, andando nelle tonalità dell'arancione e del giallo senza soluzioni di continuità ma con cambi netti e studiati. Il rosso assume il ruolo di colore centrale grazie alla sua assegnazione al testo, in cui si riconosce una somiglianza con il nostro colore sotto esame: Rosso Pompeiano.

Step 14: Il colore nella chimica



Il colore nella chimica


Il rosso pompeiano è un'ocra rossa di origine inorganica naturale, composto da ossidi di ferro: il cinabro da cui si ricava il mercurio.

Cinabro: Il Cinabro o cinnabrite o  cinnabarite è un minerale, appartenente alla classe dei solfuri dall'aspetto rossiccio; noto già ai Greci. Chimicamente è un'unione di zolfo e mercurio pertanto, dato il suo contenuto in mercurio, è da considerarsi minerale tossico.


Da questo minerale, tramite arrostimento e successiva condensazione, si estrae il mercurio. I più importanti giacimenti si trovano ad Almaden in Spagna (oggi i giacimenti più produttivi), in Italia nella zona del Monte Amiatta  e a Idria in Slovenia.



Proprietà chimiche del cinabro

Evapora al cannello; solubile in acido nitrico e nell'acqua regia. Scaldato in tubo chiuso volatilizza senza fondere e dà sublimato nero di HgS  per strofinamento diviene di un bel colore rosso; scaldato con carbonato di sodio o con cianuro di potassio dà sublimato di mercurio metallico nella parte fredda del tubo.


Mercurio                   
         Il mercurio è un elemento abbastanza raro in natura e si trova principalmente come solfuro HgS detto cinabro.
Ha numero atomico 80 e massa atomica 200.59 a.m.u. Ha punto di fusione pari a – 38.87 °C pertanto si presenta liquido a temperatura ambiente, mentre la sua temperatura di ebollizione è di 356.58 °C. E’ un metallo di transizione e la sua configurazione elettronica è 4f14 5d10 6s2 e presenta numero di ossidazione +1 e +2. E’ un elemento noto fin dall’antichità e veniva chiamato argento vivo. Il
mercurio è tossico ed in particolare il maggior rischio di
intossicazione acuta è legato all’inalazione dei suoi vapori.
Il mercurio è estratto per arrostimento del cinabro e successiva condensazione dei vapori secondo la reazione:
HgS + O2 → Hg + SO2

Stante la sua volatilità e tossicità deve essere tenuto in recipienti chiusi e manipolato in ambienti aerati. E’ un metallo nobile circa come l’argento e quindi non viene attaccato dagli acidi non ossidanti mentre quelli ossidanti lo trasformano in Hg22+.
Molti metalli si sciolgono nel mercurio formando amalgami; sodio, potassio, oro e rame sono tra i metalli più solubili. Alcuni amalgami sono soluzioni, altri hanno composizione ben definita come Hg2Na; alcuni sono liquidi, altri solidi.



Step 13: Il colore nel fumetto

Il colore nel fumetto


Il colore in esame è molto difficile poterlo trovare citato in vignette o sketch, data la sua particolarità storica e cromatica. Si è però trovata una storia di topolino n° 3101 in cui si vede il protagonista Topolino ed il suo amico Pippo che si accingono, in una regressione storica, ad esplorare le antiche rovine di Pompei.

Il colore in esame è molto legato a Pompei, diventando quasi un simbionte stesso della città. Risulta perciò evidente come citando la storia di uno, non si possa fare a meno di parlare dell'altro.

 Nella storia a fumetti vi è infatti un accenno al colore ed alle pitture, seppure in minima parte. 

giovedì 24 novembre 2016

Step 12: Il colore in cucina



Il colore nella cucina

Mai nessun produttore è riuscito a replicare la varietà e qualità di cibi prodotti dalla natura, così come la gamma cromatica che essa li ha attribuito.
In natura sono infatti presenti centinaia di alimenti tra frutta e verdura che si differenziano per: gamma cromatica, dimensione, sensibilità ai sensi, ecc...
Non è stato perciò troppo complicato  riuscire ad attribuire il colore in esame ad un alimento. La ricerca si è conclusa sulla Barbabietola rossa l'alimento che più si è avvicinato alla gradazione cromatica del Rosso Pompeiano.





Barbabietola rossa
La barbabietola rossa, anche detta barbabietola da orto, è una pianta erbacea annuale caratterizzata da interessanti proprietà.

Appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae ed il suo nome scientifico è Beta vulgaris. L’utilizzo a scopo alimentare di questo tipo di barbabietola risale a tempi antichissimi, tanto che se ne hanno notizie addirittura in un papiro babilonese. La barbabietola rossa è composta per circa l’87 % da acqua, 1,6 % da proteine, 0,15 % da grassi, 2,8 % da fibra alimentare, 6,8 % da zuccheri, 1 % da ceneri e da carboidrati.

I minerali presenti sono: ferro, magnesio, zinco, rame, manganese, selenio, sodio, il potassio, il ferro, il calcio ed il fosforo.

Le vitamine contenute nella barbabietola rossa sono la vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, vitamina C e J.
Questi gli aminoacidi: acido aspartico e acido glutammico, arginina, alanina, cistina, glicina, fenilalanina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, metionina, serina, tirosina, triptofano, valina e treonina.
Il caratteristico colore rosso delle radici di questa barbabietola è dovuto alla presenza di un vero e proprio colorante naturale, l’E 162, che viene utilizzato nell’industria alimentare per migliorare l’aspetto di altri alimenti.
La barbabietola rossa è ricca di zuccheri ed è per questo motivo che i diabetici devono fare attenzione al modo ed ai dosaggi in cui la consumano.

Curiosità:


Gli antichi romani pensavano che la barbabietola rossa fosse afrodisiaca. La credenza è oggi supportata dalla scienza che ha dimostrato che mangiare barbabietole stimola la produzione di ormoni sessuali.
Le foglie della barbabietola rossa si possono mangiare e cucinare come qualsiasi altra verdura del genere, sia da sole che in unione con altre.
Gli effetti benefici delle barbabietole rosse sono dati da una reazione chimica molto complessa durante la quale i nitrati in esse contenuti vengono convertiti dai batteri della nostra bocca in nitriti e, una volta nel nostro organismo, si trasformano in molecole fondamentali per il controllo della pressione sanguigna.

Step 11: Il colore in un documento

Il colore in un documento


La scelta del documento in cui poter riscontrare il mio colore è ricaduta sul libro omonimo di Nino Marino.
Il libro è intitolato "Rosso Pompeiano" non a caso, è prodotto di una ricercata analisi storica unita ad una leggera ironia. Il testo tratta infatti il tema del giallo, ma lo scenario in cui si svolgono gli eventi è ambientato nell'antica roma, più precisamente a Pompei. Il genere è perciò un Giallo storico, ed è qui che inizia l'ironia: l'autore, consapevole di come inizialmente il Rosso Pompeiano fosse in realtà un Giallo ocra, ha voluto far si che il processo si mantenesse nell'intestazione. Ecco perciò la scelta del titolo, sono ovvi poi i collegamenti con l'ambientazione e l'ubicazione dello svolgimento del libro.


Titolo:  Rosso Pompeiano

Autore: Nino Marino
Editore: Gremese Editore
Collana: Crimen
Anno di Edizione: 2012
Trama: Pompei, 79 d.C: la bellissima Emilia Prisca, figlia del notabile più ricco e potente della città, viene assassinata. Nell'inchiesta condotta da Marco Holconio, duoviro vicino alla rielezione, si ritrovano coinvolti alcuni misteriosi personaggi, tra i quali una splendida meretrice, un giovane schiavo greco, la presidentessa della corporazione dei tintori e persino Plinio il Vecchio, comandante della flotta di Miseno. Quale filo segreto li unisce? L'indagine di Holconio, impegnato nel caso più difficile della sua vita, metterà a nudo passioni e legami insospettabili della Roma imperiale, mentre il Vesuvio si prepara a seppellire con la sua forza devastante tutto quello che incontrerà sulla sua strada, purezza e corruzione, splendori e nefandezze. In questo sottile e raffinato giallo storico, il cui realismo non disdegna di attingere anche a una vena sottilmente umoristica, Nino Marino mostra appieno le proprie qualità di narratore. "Rosso pompeiano" è la rievocazione di un'epoca lontana, ma rappresenta anche il ribaltamento di un moderno poliziesco, che la dislocazione in un altro millennio rende più intenso e appassionante.

Step 10: Il colore nell'emblema

Il colore nell'emblema


Un chiaro esempio di utilizzo del colore Rosso Pompeiano all'interno di un logo commerciale, si ha sicuramente con l'associazione sportiva Roma. Il logo utilizza dichiaratamente il colore sotto esame, affiancandolo al Giallo Pompeiano (Giallo Ocra), al fine di rappresentare i colori tipici del passato romano. L'utilizzo abbondante di questi due colori per affrescare le architetture classiche, li ha resi celebri ed identificativi della cultura Romana.


 L'affermazione di questi colori nella cultura popolare ha fatto si che diverse associazioni li utilizzassero come richiami di appartenenza storica: tra cui l'A.S.ROMA.

Step 09: Abecedario

Si espone qui di seguito l'abecedario inerente al colore rosso pompeiano

-A: Affresco

-B: Bacco sul trono
-C: Cinabro
-D: Donne di Pompei 
-E: Ematite
-F: Fantozzi
-G: Giallo Ocra
-H: -
-L: Lecce
-M: Mercurio
-N: Nino Marino
-O: Ocra
-P: Palazzo Tamborino Cezzi
-Q: Quadri della galleria del Re
-R: Roma
-S: Sergio Omarini
-T: Teatro dell'allegoria
-U: Ultras Roma
-V: Villa dei Misteri 
-Z: -